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L’Italia “regge” la concorrenza dei paesi asiatici

Arrivano segnali importanti, ma soprattutto incoraggianti, dallo studio presentato nei giorni scorsi all`Acimit su l`industria mondiale delle macchine tessili", in cui risulta che le aziende italiane dei settore continuano ad aumentare la loro competitività rispetto alla concorrenza estera.

Lo studio analizza i dati dei commercio mondiale dei settore nell`arco di sette anni, dal 1995 al 2001. L`industria italiana delle macchine tessili ha guadagnato in competitività nel periodo considerato, contrariamente a quanto è accaduto concorrenti tradizionali come Germania, Giappone e Svizzera, con una crescita della propria quota di mercato sull`export mondiale dal 12% dei 1995 al 15% dei 2001. Il valore delle vendite all`estero di macchinario italiano si è attestato nel 2001 a circa 2100 milioni di dollari, mentre la quota della Germania è nel contempo diminuita dal 29% al 25%.

Lo studio evidenzia anche la concentrazione dell`offerta di macchine tessili: i primi quattro paesi produttori, Germania, Italia, Giappone e Svizzera, detengono infatti il 61% delle esportazioni mondiali. Nel corso dei periodo analizzato tale quota ha subito una contrazione: il graduale spostamento delle produzioni tessili verso i paesi asiatici non ha comportato unicamente un`analoga modifica dei flussi commerciali dei meccanotessile, ma anche uno sviluppo delle locali industrie produttrici di macchinario. Cosi concorrenti di "secondo livello" quali Cina, Turchia, India hanno eroso nel rispettivi mercati locali le quote precedentemente detenute dai tradizionali Paesi esportatori.

I n questo contesto Germania, Giappone, e Svizzera hanno subito una contrazione della propria competitività mentre l`Italia ha guadagnato quote di mercato e quindi aumentato il proprio livello competitivo. "Quanto emerge da questo studio ‑ ha sottolineato Alberto Maria Sacchi, presidente di Acimit ‑ evidenzia la crescita di

,competitività dei nostro settore. Questa è una chiara testimonianza della capacità dell`industria Italiana di realizzare non solo prodotti di qualità ma anche significativi volumi di vendita".

Dal punto di vista della domanda l`Asia è l`area dove s`indirizza il maggiore flusso commerciale dei settore (circa il 42% dei valore

complessivo delle Importazioni mondiali di macchinario tessile). Se lo studio evidenzia Il notevole sviluppo dell`import di alcuni mercati emergenti (quali Bangladesh, Pakistan e Vietnam), appare comunque evidente come la Cina rimanga il motore trainante per Il commercio dell`intero settore.